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Il rischio di suicidio nella depressione



Il concetto di “perdita” risulta centrale nella depressione, a cui si sommano sentimenti di disperazione e inaiutabilità che portano la persona a credere di non avere più via d’uscita da quello che sembra essere un dolore emotivo intollerabile, tanto da arrivare a pensare al suicidio. I pensieri ricorrenti di morte e di suicidio derivano dalla convinzione che, in ogni caso, non valga più la pena vivere.

Le idee di morte sono intrinseche alla psicopatologia depressiva, caratterizzata da temi di colpa, indegnità, rovina e possono avere diversi livelli gravità:

-Sensazione che la vita non valga la pena di essere vissuta

-Disinteresse per la vita e desiderio di morire

-Idee di suicidio

-Propositi di suicidio

-Formulazione di piani di suicidio

-Gesto suicidiario

I fattori di rischio di suicidio possono essere suddivisi in tre categorie:

-Biopsicosociali (disturbi psichiatrici o medici in generale, presenza di ideazione suicidaria, precedenti tentativi di suicidio, abuso di sostanze, tendenze impulsive e/o aggressive, irrequietezza e/o agitazione psicomotoria, senso di perdita di speranza, insonnia persistente, gravi eventi di perdite, sesso maschile, senso di disperazione, atteggiamento di rassegnazione)

-Ambientali (situazioni di disagio economico, disoccupazione, stato di povertà-crisi finanziarie, perdita del lavoro)

-Socioculturali (situazioni di emarginazione, solitudine, mancanza di sostegno sociale, stigma associato al bisogno di chiedere aiuto, convinzioni legate al credo religioso o ad aspetti strettamente culturali

A questi, posso aggiungersi dei fattori precipitanti che aumentano le probabilità che una persona depressa possa pensare al suicidio:

Licenziamento

Tracollo finanziario

Perdita di una persona cara, della casa, della libertà

Cambiamenti radicali del proprio status economico e sociale

Rottura di una relazione significativa

Grave malattia

Secondo l’OMS ogni anno si tolgono la vita circa un milione di persone con patologia depressiva; numeri che crescono esponenzialmente (di circa venti volte) se si considerano i tentativi di suicidio falliti. Il suicidio rientra nell’elenco delle prime dieci cause di morte collocandosi, se si prende in considerazione la fascia di età compresa tra i 15 e i 35 anni, tra le prime tre cause di morte nei giovani.

Per quanto riguarda i dati sulla popolazione adulta, da alcune ricerche emerge che circa il 10% dei pazienti depressi ha compiuto un tentativo di suicidio nel corso della storia clinica del disturbo.

Le idee di morte possono essere più o meno gravi: se hai pensato o stai pensando al suicidio ti invitiamo a contattare quanto prima uno psichiatra o uno psicoterapeuta.

Dott. Umberto Pianella

Psicologo, Psicoterapeuta, a Civitanova e a Macerata.

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