L’ alcol è una sostanza psicoattiva che, al pari del tabacco e del caffè, è frequentemente utilizzata. Spesso, per i bambini, il primo contatto con l’ alcol può avvenire all’interno delle mura domestiche; infatti, non è inusuale che l’alcol si trovi sulle nostre tavole. In adolescenza, invece, dove il gruppo dei pari assume un ruolo fondamentale, è frequente che durante le uscite o alle feste si venga esposti all’ alcol. In particolare, relativamente al consumo di sostanze, è fondamentale distinguere tra:
Uso non patologico: uso ricreativo e sociale senza conseguenze a livello sia fisico che cognitivo.
Abuso: modalità di uso patologico delle sostanze psicoattive. L’individuo continua ad assumere alcol nonostante sia consapevole di avere un problema (sociale, lavorativo) causato dall’uso della sostanza .
Dipendenza: è caratterizzata da una scarsa capacità di controllo su consumo della sostanza psicoattiva che viene assunta nonostante il manifestarsi di conseguenze avverse.
Alcol e sostanze: i criteri del DSM per la diagnosi di un disturbo
I criteri riportati nel DSM per il Disturbo da uso di sostanze fanno riferimento a una modalità patologica d’uso della sostanza che conduce a disagio o compromissione clinicamente significativi, come manifestato da almeno due delle condizioni seguenti, che si verificano entro un periodo di 12 mesi:
-La sostanza è spesso assunta in quantità maggiori o per periodi più prolungati rispetto a quanto previsto dal soggetto;
-Desiderio persistente o tentativi infruttuosi di ridurre o controllare l’uso della sostanza;
-Una grande quantità di tempo viene spesa in attività necessarie a procurarsi la sostanza (per es., recandosi in visita da più medici o guidando per lunghe distanze), ad assumerla, o a riprendersi dai suoi effetti;
-Craving o forte desiderio o spinta all’uso della sostanza;
-Uso ricorrente della sostanza che causa un fallimento nell’adempimento dei principali obblighi di ruolo sul lavoro, a scuola, a casa;
-Uso continuativo della sostanza nonostante la presenza di persistenti o ricorrenti problemi sociali o interpersonali causati o esacerbati dagli effetti della sostanza;
-Importanti attività sociali, lavorative o ricreative vengono abbandonate o ridotte a causa dell’uso della sostanza.
-Uso ricorrente di alcol in situazioni nelle quali è fisicamente pericoloso (ad esempio alla guida).
-Uso continuato di alcol nonostante la consapevolezza di un problema persistente o ricorrente, fisico o psicologico (es: perdita di memoria), che è stato probabilmente causato o esacerbato dalla sostanza.
-Tolleranza, come definita da ciascuno dei seguenti:
Il bisogno di dosi notevolmente più elevate della sostanza per raggiungere l’intossicazione o l’effetto desiderato;
-Un effetto notevolmente diminuito con l’uso continuativo della stessa quantità della sostanza.
-Astinenza, come manifestata da ciascuno dei seguenti:
La caratteristica sindrome di astinenza per la sostanza (riferirsi ai Criteri A e B dei set di criteri per Astinenza dalle sostanze specifiche);
-La stessa sostanza (o una strettamente correlata) è assunta per attenuare o evitare i sintomi di astinenza.
CAGE: il questionario per scoprire se si soffre di un disturbo da uso di alcol
Un breve questionario, che permette di comprendere se una persona abbia un disturbo legato all’ alcol, è il CAGE. In particolare, questo test prevede quattro domande:
Ha mai pensato che dovrebbe smettere di bere?
Si è mai irritato perché alcune persone la criticano a causa del bere?
Si è mai sentito in colpa perché beve troppo?
Si è mai svegliato al mattino pensando di bere come prima cosa?
Due o più risposte positive indicano un uso problematico di alcol.
Terapia cognitivo-comportamentale: si basa su alcune tecniche come il condizionamento avversivo, che condiziona l’assunzione della sostanza in modi negativi, e il training di abilità. Per un paziente alcolista è fondamentale imparare determinate abilità di base al fine di riconoscere i segnali di rischio per una ricaduta, ad esempio andare a una festa, fare un brindisi.
Il 99% degli approcci mirano all’astinenza completa dall’ alcol; altri invece parlano di uso controllato, cioè un uso non problematico.
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